Campagna per la liberazione di Margherita Caminita

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Margherita Caminita � una delle molteplici vittime della privatizzazione della sanita', della globalizzazione degli interessi negli ospedali, delle truffe delle amministrazioni locali ed ospedaliere e della mancata tutela del cittadino da parte del potere politico e giudiziario in Europa.
Margherita Caminita, nata a Palermo nel 1926, si trova attualmente "sequestrata" in Inghilterra, (Gran Bretagna) nelle mani della corrotta Amministrazione Regionale di Bedfordshire che cerca in tutti i modi di impedirle di testimoniare...  per saperne di pi� su come l'Italia abbia tradito ed abbandonato Margherita Caminita e la sua famiglia VAI ALLA PAGINA PRINCIPALE

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I profughi di Istria, Fiume e Dalmazia sul piede di guerra per il "tradimento" del governo italiano

Riccardo Chioni - America Oggi - 15 Ottobre 2001

"Stiamo per essere venduti per una manciata di soldi, in barba alle solenni promesse. Le avvisaglie dell'inganno erano gi� palpabili all'indonani della visita del ministro degli Esteri Renato Ruggiero a Lubiana lo scorso settembre" sbotta Giovanni De Pierro, presidente di Alleanza italiana Istria-Fiume-Dalmazia, l'organizzazione che esercita attivit� di lobbing a favore dei profughi, oggi sul piede di guerra.

Stando alle dichiarazioni di Ruggiero i "problemi aperti tra i due Paesi sono in via di risoluzione" e i profughi potranno se lo vorranno, ricomprarsi i propri beni, una volta che la Croazia avr� aperto il proprio mercato immobiliare, come ha assicurato di voler fare, ma che rimane al momento solo un'ipotesi.

"Stiamo andando al contrario di quanto era stato promesso da esponenti della Casa delle Libert�, da Alleanza Nazionale in testa, per bocca di Gianfranco Fini e di Tremaglia. Hanno sempre detto che non avrebbero mai rinunciato alla restituzione dei beni. Anche qui negli Usa Enrico La Loggia aveva illustrato una posizione chiarissima: il prossimo governo avrebbe ripreso il cammino intrapreso nel '94, per quanto riguarda la restituzione dei beni. Berlusconi lo aveva ribadito, cos� come tanti altri esponenti di An e di Forza Italia, in particolare. Invece, adesso ci troviamo nella situazione contraria e cio� che questo governo punta all'indennizzo e questo chiaramente � un inganno ed � l'ultimo atto del tradimento contro gli esuli italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia. E ci� che stupisce di pi� i profughi � il fatto che sia il governo di centro-destra a comportarsi peggio di tutti i precedenti di centro-sinistra, dal '92 in poi, da quando s'erano riaffacciate le speranze per gli esuli".
Giovanni De Pierro
Giovanni De Pierro durante una manifestazione di protesta a New York

Per quanto riguarda l'argomento che pi� sta a cuore agli esuli, vale a dire i beni abbandonati, il capo della Farnesina ha parlato di una questione che "si risolve nei rapporti italo-italiani", un gioco di parole che per gli esuli significa delusione e oltraggio.

"Ora si capisce che An e Fi non hanno fatto altro se non promesse a fini elettorali. All'elettorato degli esuli che hanno una forte presenza a Trieste, Gorizia, Monfalcone, Udine e in tutto il Veneto avevano sempre promesso una risoluzione ragionata del contenzioso, invece adesso constatiamo che proprio questo governo si accinge a prelevare i soldi che nessun altro governo di centro-sinistra si � mai azzardato a toccare. Oggi, i cosiddetti difensori dei valori nazionali, stanno per chiudere una volta per tutte, sbeffeggiando gli esuli, prelevando i soldi dei governi croato e sloveno, chiudendo per sempre qualsiasi possibilit� di restituzione".

Zagabria ha dichiarato di voler assolvere alla sua parte del debito con l'Italia. Si tratta di 110 milioni di dollari che la ex Jugoslavia si era impegnata a pagare con il trattato di Osimo. Ereditati da Slovenia (65 milioni) e Croazia (45) che Lubiana ha quasi interamente versato su un conto lussemburghese. Ruggiero avrebbe affermato che parlare di restituzione dei beni � difficile aldil� di qualche gesto simbolico.

Le reazioni delle comunit� di fiumani-istriani-dalmati fanno eco a quelle degli esuli in terra d'America. "Siamo in stretta sintonia. La gente credeva che questo governo sarebbe passato dalle parole ai fatti, ma adesso si capisce che obbligheranno gli esuli ad un esilio perpetuo".

Avendo gi� assaporato l'amaro del tradimento tre settimane fa, in concerto con le Federazioni italiane e quelle dei profughi sparse nel mondo, gli esuli hanno deciso di passare al contrattacco.

"Abbiamo in cantiere delle manifestazioni di protesta davanti alle sedi diplomatiche in Usa e Canada contro questo governo truffaldino e traditore. Non soltanto nei confronti degli esuli, ma della giustizia e della patria. Nonostante la drammatica situazione qui negli Usa, non possiamo permettere al governo di utilizzare la tragedia per tradire gli esuli giuliani-dalmati, come hanno fatto nel '49, nel '54, con gli accordi romani dell'83 e con il trattato di Osimo nell'85, sempre con accordi sottobanco e presentando il piatto una volta gi� preparato. Questa volta, per�, sbagliano di grosso."

L'avvocato De Pierro spera che il messaggio arrivi forte e chiaro al Cavaliere che oggi si trova a Washington.

"Berlusconi deve capire che gli esuli non sono soltanto in Italia, ma sono sparsi per tutto il mondo e che stanno per partire le proteste, che si eserciter� sempre pi� pressione a livello di lobbyng verso i rappresentanti politici nei Paesi in cui si trovano. Diremo una volta per tutte chi ha fatto promesse, chi ha mentito, chi ha tradito. Nessuno avr� pi� la possibilit� di nascondersi. A Fini e Berlusconi voglio dire che se porteranno a termine il tradimento approntato da Ruggiero, non soltanto da ora inizieremo proteste negli Usa, ma stiamo gi� preparando una grandiosa manifestazione a Roma quando si appresteranno a scrivere l'ultimo atto di questo tradimento al parlamento italiano".

Scalpitano anche esuli che occupano ruoli chiave all'interno dei partiti An e Fi, addolorati e frustrati, che ora minacciano di uscire sbattendo la porta dalle rispettive posizioni politiche.

Da uno studio � risultato che con i 110 milioni stanziati per l'indennizzo non si pagherebbero neppure i beni di quei pochi esuli cacciati dalla striscia dei Colli di Muggia. "Secondo calcoli attendibili i beni degli esuli - stando a valori reali - superano i 15 mila miliardi di lire perch� stiamo parlando dell'intera Istria, Fiume, delle isole del Guarnaro e della citt� di Zara, oltre alla valle dell'Isonzo. Parliamo di un'area che copriva oltre 8 mila chilometrti quadrati, stiamo parlando di 350 mila esuli che avevano case, beni, terreni, esercizi commerciali. Quindi, se vogliamo parlare di numeri, citiamo quelli giusti".

"� incredibile che un governo italiano di centro-destra dica: esuli, nonostante abbiate pagato con altissimo prezzo la vostra italianit� perdendo familiari nelle stragi dopo l'esodo e l'esproprio dei propri beni, in violazione del trattato del '47 sottoscritto da 21 paesi, accontentatevi e state zitti. Credo che Ruggiero, Fini e Berlusconi dovrebbero sottoporsi ad un corso accelerato di diritto internazionale perch� non possono vendere una cosa per l'altra. Questo governo sar� ricordato come quello che ha tradito e reso gli profughi, esuli per sempre. Proprio loro che per anni hanno parlato di patria, di valori nazionali, di difendere la dignit� degli esuli, adesso con una faccia tosta che non si � mai vista, si stanno preparando per chiudere l'argomento come un'operazione da mano nera. Solo qualche settimana fa, durante una conversazione telefonica con il ministro Mirko Tremaglia, lo stesso mi aveva assicurato che An non aveva nessuna intenzione di rinunciare ai beni degli esuli".



Articolo pubblicato da America Oggi. Copyright � Riccardo Chioni

 

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