Riccardo Chioni - America Oggi - 15 Ottobre
2001
"Stiamo per essere venduti per una manciata di soldi, in
barba alle solenni promesse. Le avvisaglie dell'inganno erano già
palpabili all'indonani della visita del ministro degli Esteri Renato
Ruggiero a Lubiana lo scorso settembre" sbotta Giovanni De Pierro,
presidente di Alleanza italiana Istria-Fiume-Dalmazia,
l'organizzazione che esercita attività di lobbing a favore dei
profughi, oggi sul piede di guerra.
Stando alle
dichiarazioni di Ruggiero i "problemi aperti tra i due Paesi sono in
via di risoluzione" e i profughi potranno se lo vorranno,
ricomprarsi i propri beni, una volta che la Croazia avrà aperto il
proprio mercato immobiliare, come ha assicurato di voler fare, ma
che rimane al momento solo un'ipotesi.
"Stiamo andando al
contrario di quanto era stato promesso da esponenti della Casa delle
Libertà, da Alleanza Nazionale in testa, per bocca di Gianfranco
Fini e di Tremaglia. Hanno sempre detto che non avrebbero mai
rinunciato alla restituzione dei beni. Anche qui negli Usa Enrico La
Loggia aveva illustrato una posizione chiarissima: il prossimo
governo avrebbe ripreso il cammino intrapreso nel '94, per quanto
riguarda la restituzione dei beni. Berlusconi lo aveva ribadito,
così come tanti altri esponenti di An e di Forza Italia, in
particolare. Invece, adesso ci troviamo nella situazione contraria e
cioè che questo governo punta all'indennizzo e questo chiaramente è
un inganno ed è l'ultimo atto del tradimento contro gli esuli
italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia. E ciò che stupisce di più i
profughi è il fatto che sia il governo di centro-destra a
comportarsi peggio di tutti i precedenti di centro-sinistra, dal '92
in poi, da quando s'erano riaffacciate le speranze per gli esuli".
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Giovanni De Pierro durante una manifestazione di
protesta a New York |
Per quanto riguarda l'argomento che più sta a
cuore agli esuli, vale a dire i beni abbandonati, il capo della
Farnesina ha parlato di una questione che "si risolve nei rapporti
italo-italiani", un gioco di parole che per gli esuli significa
delusione e oltraggio.
"Ora si capisce che An e Fi non hanno
fatto altro se non promesse a fini elettorali. All'elettorato degli
esuli che hanno una forte presenza a Trieste, Gorizia, Monfalcone,
Udine e in tutto il Veneto avevano sempre promesso una risoluzione
ragionata del contenzioso, invece adesso constatiamo che proprio
questo governo si accinge a prelevare i soldi che nessun altro
governo di centro-sinistra si è mai azzardato a toccare. Oggi, i
cosiddetti difensori dei valori nazionali, stanno per chiudere una
volta per tutte, sbeffeggiando gli esuli, prelevando i soldi dei
governi croato e sloveno, chiudendo per sempre qualsiasi possibilità
di restituzione".
Zagabria ha dichiarato di voler assolvere
alla sua parte del debito con l'Italia. Si tratta di 110 milioni di
dollari che la ex Jugoslavia si era impegnata a pagare con il
trattato di Osimo. Ereditati da Slovenia (65 milioni) e Croazia (45)
che Lubiana ha quasi interamente versato su un conto lussemburghese.
Ruggiero avrebbe affermato che parlare di restituzione dei beni è
difficile aldilà di qualche gesto simbolico.
Le reazioni
delle comunità di fiumani-istriani-dalmati fanno eco a quelle degli
esuli in terra d'America. "Siamo in stretta sintonia. La gente
credeva che questo governo sarebbe passato dalle parole ai fatti, ma
adesso si capisce che obbligheranno gli esuli ad un esilio
perpetuo".
Avendo già assaporato l'amaro del tradimento tre
settimane fa, in concerto con le Federazioni italiane e quelle dei
profughi sparse nel mondo, gli esuli hanno deciso di passare al
contrattacco.
"Abbiamo in cantiere delle manifestazioni di
protesta davanti alle sedi diplomatiche in Usa e Canada contro
questo governo truffaldino e traditore. Non soltanto nei confronti
degli esuli, ma della giustizia e della patria. Nonostante la
drammatica situazione qui negli Usa, non possiamo permettere al
governo di utilizzare la tragedia per tradire gli esuli
giuliani-dalmati, come hanno fatto nel '49, nel '54, con gli accordi
romani dell'83 e con il trattato di Osimo nell'85, sempre con
accordi sottobanco e presentando il piatto una volta già preparato.
Questa volta, però, sbagliano di grosso."
L'avvocato De
Pierro spera che il messaggio arrivi forte e chiaro al Cavaliere che
oggi si trova a Washington.
"Berlusconi deve capire che gli
esuli non sono soltanto in Italia, ma sono sparsi per tutto il mondo
e che stanno per partire le proteste, che si eserciterà sempre più
pressione a livello di lobbyng verso i rappresentanti politici nei
Paesi in cui si trovano. Diremo una volta per tutte chi ha fatto
promesse, chi ha mentito, chi ha tradito. Nessuno avrà più la
possibilità di nascondersi. A Fini e Berlusconi voglio dire che se
porteranno a termine il tradimento approntato da Ruggiero, non
soltanto da ora inizieremo proteste negli Usa, ma stiamo già
preparando una grandiosa manifestazione a Roma quando si
appresteranno a scrivere l'ultimo atto di questo tradimento al
parlamento italiano".
Scalpitano anche esuli che occupano
ruoli chiave all'interno dei partiti An e Fi, addolorati e
frustrati, che ora minacciano di uscire sbattendo la porta dalle
rispettive posizioni politiche.
Da uno studio è risultato
che con i 110 milioni stanziati per l'indennizzo non si pagherebbero
neppure i beni di quei pochi esuli cacciati dalla striscia dei Colli
di Muggia. "Secondo calcoli attendibili i beni degli esuli - stando
a valori reali - superano i 15 mila miliardi di lire perchè stiamo
parlando dell'intera Istria, Fiume, delle isole del Guarnaro e della
città di Zara, oltre alla valle dell'Isonzo. Parliamo di un'area che
copriva oltre 8 mila chilometrti quadrati, stiamo parlando di 350
mila esuli che avevano case, beni, terreni, esercizi commerciali.
Quindi, se vogliamo parlare di numeri, citiamo quelli giusti".
"È incredibile che un governo italiano di centro-destra
dica: esuli, nonostante abbiate pagato con altissimo prezzo la
vostra italianità perdendo familiari nelle stragi dopo l'esodo e
l'esproprio dei propri beni, in violazione del trattato del '47
sottoscritto da 21 paesi, accontentatevi e state zitti. Credo che
Ruggiero, Fini e Berlusconi dovrebbero sottoporsi ad un corso
accelerato di diritto internazionale perchè non possono vendere una
cosa per l'altra. Questo governo sarà ricordato come quello che ha
tradito e reso gli profughi, esuli per sempre. Proprio loro che per
anni hanno parlato di patria, di valori nazionali, di difendere la
dignità degli esuli, adesso con una faccia tosta che non si è mai
vista, si stanno preparando per chiudere l'argomento come
un'operazione da mano nera. Solo qualche settimana fa, durante una
conversazione telefonica con il ministro Mirko Tremaglia, lo stesso
mi aveva assicurato che An non aveva nessuna intenzione di
rinunciare ai beni degli esuli".
Articolo pubblicato
da America Oggi. Copyright © Riccardo Chioni
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