LA PRESTAZIONE
di Alberto Nerazzini
Adattamento HTML a cura di Francesco Errante
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Piazza San Giovanni a Roma. E' il 20 Marzo. Manca una settimana alla tornata elettorale
che coinvolge 13 regioni. Berlusconi festeggia la vittoria dell'amore. Con il giuramento
solenne dei suoi uomini scelti.
Candidati sul palco: "Presidente Silvio
Berlusconi!"
Silvio Berlusconi: "Evviva! Tutti su la mano!"
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Pochi minuti prima, aveva passato in rassegna il suo esercito di candidati, presentandoli
uno a uno.
Silvio Berlusconi: "Per la Lombardia chi ci sara', scusate,
devo leggere... un certo Roberto, lo conoscete Roberto Formigoni! Roberto ha esperienza
di tre legislature, ha saputo costruire una Lombardia modello, vincera alia grande, con
una grandissima maggioranza, e' tra le sue qualita' e' i suoi meriti, c'e anche quello di
avere realizzato in Lombardia un sistema sanitario che e' considerato il migliore
d'Europa! E non a caso, da lui e negli ospedali del Veneto, fuggono dalle regioni rosse e
vengono a curarsi da noi, migliaia e migliaia di cittadini!
Roberto Formigoni: "Grande Silvio!"
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il modello sanitario di Roberto Formigoni e' quello che da 13 anni mette sullo stesso
piano pubblico e privato, entrambi attingono alle risorse e tu cittadino decidi se farti
curare in un ospedale pubblico o in una struttura accreditata. Si sono accorciate le code
e questo e' un bene. Poi... Siccome noi siamo un programma di critica e quindi guardiamo
l'altra faccia della medaglia. Il bilancio della regione che e' di 21 miliardi di euro:
17 vanno in la spesa sanitaria con 2 milioni e 400 mila ricoveri ospedalieri, 160 milioni
di visite ambulatoriali. In questi numeri giganteschi chi si e' indebolito e' il pubblico
che ha perso 3000 posti letto, traslocati nel privato.
Il miglior modello sanitario d'Europa secondo il premier. Forse un po' drogato, visto che
in Lombardia ci sono piu cardio-chirurgie che in tutta la Francia. un modello, sempre
secondo il premier, da esportare, che andrebbe esportato nelle altre regioni del paese.
Ma come fai se la sua forza sta anche nel numero di pazienti che vengono a farsi curare,
soprattutto dalle regioni del Sud? Cioe' se il tuo sistema si regge molto sulla
inefficienza e sulle difficolta degli altri. Gli ultimi due assessori alla sanita' sono
della stesso partito, la Lega. Per quello in carica il modello e' perfetto, per
quell'altro, che se ne e' dovuto andare, si riempie il portafogli dei privati, senza
fare, in senso piu' generale, l'interesse dei cittadini. Alberto Nerazzini.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il timoniere della sanita di Formigoni, da tre anni, e Luciano Bresciani. E' un
cardio-chirurgo, che trent'anni fa lavorava in Sudafrica al fianco del celebre Chris
Barnard, autore del primo trapianto di cuore della storia. Da quando e' rientrato in
Italia, fa politica con la Lega e fa il medico di Bossi. E' appena stato trombato alle
elezioni, ma il posto di assessore e' stato riconfermato.
LUCIANO BRESCIANI ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
A noi piace essere protagonisti, no? Abbiamo anche un vantaggio... che e' importante. Noi
siamo a parita di bilancio da sette anni, stiamo entrando nell'ottavo. Il nostro sistema
e un sistema di eccellenze, dove ci sono eccellenze. Devo dirle che pero nella mia veste
di amministratore, abituato a battere tutti i giomi i suoi raggiungimenti, perche' il
chirurgo e' fatto cosi, e' educato a questo, cerchi tutti i giorni di superare quel
livello perche' al cittadino dai di piu'. E quindi la mia funzione non e' cambiata, la
stessa funzione che avevo sui tavolo operatorio. Lavori per il tuo paziente, no? E qui
lavori per tanti pazienti.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Bresciani e' stato chiamato tre anni fa a sostituire un suo compagno di partito, L'ex
capogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Ce', che qualche mese fa ha deciso di
tornare a fare il medico.
ALESSANDRO CE' - EX CONSIGUERE
REGIONE LOMBARDIA GRUPPO MISTO
Mi dimisi dopo aver tentato di
cambiare il sistema lombardo, che era assolutamente troppo sbilanciato a favore della
sanita' privata, ma che era anche troppo lottizzato dai partiti. Perche il sistema tutto
sommato non crolla? Perche' oltre che una spesa pubblica consistente, c'e' una spesa
privata enorme. Per cui, le carenze del sistema e anche l'arricchimento dei privati,
utilizza anche le risorse private. Questo per completezza. Ci sono 5-6, adesso
esattamente non si sa, pero 5-6 miliardi di denaro cash, o attraverso le assicurazioni,
che viene usato, per aggirare le code per le visite mediche, perche' la Lombardia e'
ricca fondamentalmente, capito? Il sistema si tiene anche per questo.
ALBERTO NERAZZINI
Certo.
ALESSANDRO CE' - EX CONSIGUERE REGIONE LOMBARDIA GRUPPO MISTO
II sistema si tiene anche per questo.
ALBERTO NERAZZINI
Lei ha detto delle cose molto chiare su questa parita pubblico-privata.
ALESSANDRO CE' - EX CONSIGUERE
REGIONE LOMBARDIA GRUPPO MISTO
Ma, la parita non esiste. E'
scontato! Il pubblico si prende tutta la parte difficile da gestire, iI privato spesso o
quasi sempre, va' invece a lavorare in quei settori, dove ci sono i DRG piu rimunerativi.
E' tutto questo avviene senza che ci sia una programmazione adeguata dell'offerta di
servizi e prestazioni da parte della regione che sia strettamente correlata rispetto ai
bisogni reali dei cittadini.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Chi ha preso il suo posto, invece, difende un sistema sanitario che, mettendo in
competizione il pubblico con il privato, crea un sistema complessivo di eccellenza.
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
Nel privato abbiamo una grande espressione di efficienza. Io ti dico: "pubblico, impara
dal privato, andare sull'efficienza" e dico al privato: "impara dal pubblico, ad avere il
massimo dell'appropriatezza".
ALBERTO NERAZZINI
Secondo Lei che e' stato anche un parlamentare nazionale, ma l'idea che questo governo ha
della sanita', e' questa qui che voi avete in Lombardia, da diversi anni, ormai...
ALESSANDRO CE' - EX CONSIGUERE
REGIONE LOMBARDIA GRUPPO MISTO
Beh, sicuramente, sicuramente.
Secondo me la loro impostazione, mancando appunto di criteri di riferimento che sono
quelli di una programmazione adeguata, di un controllo adeguato, pende nettamente, anzi,
e' sbilanciato completamente sulla parte diciamo di interesse privato nella
sanita'.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Questo e' il San Giuseppe, pieno centro di Milano. La proprieta' e' del Vaticano, ma
inserito a pieno titolo nel sistema sanitario nazionale. Negli ultimi tre anni si sono
avvicendati, nella gestione, ben quattro diversi gruppi della sanita'. L'ultimo arrivato
e' Multimedica, di proprieta di Daniele Schwarz, big della sanita'
privata lombarda, in passato anche condannato per truffa alla Regione.
E' il 25 Marzo: il sindaco e qui perche' oggi e' una giornata di festa, al San Giuseppe.
Daniele Schwarz presenta il piano di rilancio di un ospedale che ha i conti in
rosso. Parla di progetti e di rivoluzioni tecnologiche, ma soprattutto vuole aprire
l'ospedale ai liberi professionisti.
DANIELE SCHWARZ - AMMINISTRATORE DELEGATO GRUPPO MULTIMEDICA
Pensiamo inoltre che sia importante operare con un ospedale aperto. In grado di
accogliere anche i medici esterni alla nostra struttura, come i ginecologi liberi
professionisti ...
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Qualche giomo prima, al San Giuseppe, in un'aula al primo piano, i dipendenti
dell'ospedale si erano chiusi in assemblea. Stavano preparando il secondo sciopero nella
storia di questo ospedale.
MEDICO 1
Noi abbiamo usato il termine - una
volta in assemblea - di "derattizzare il San Giuseppe", ovverosia tutti quelli che sono a
contratto pubblico, tra virgolette, nel senso che il nostro contratto equivalente a
quello del pubblico, tutti quelli che sono assunti con concorso, devono andarsene, devono
essere sostituiti da medici liberi professionisti, quindi che hanno o interesse loro a
lavorare o che comunque sono nelle mani dell'amministrazione e devono fare quello che gli
viene detto.
MEDICO 2
E' chiaro che il libero
professionista e' legato alla struttura per un capello, dopodiche' la gestione, la
dirigenza, l'amministrazione puo' in qualunque momento e senza neanche spiegarglielo
dirgli: "guardi, grazie, non ci serve piu' la sua collaborazione, arrivederci e
grazie".
MEDICO 1
Assumiamo il giovane libero
professionista, lo schiavizziamo, gli diamo quattro soldi, a contratto libero
professionale e magari una percentuale sui DRG in maniera tale che mi ricovera solo chi
serve a me. Questa e' la traduzione del proclama di Multimedica.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Per Schwarz, se l'ospedale ha i bilanci in rosso, la colpa e quasi tutta del personale.
Soprattutto dei medici: dei 121 assunti ne vuole buttar fuori 51, perche sono vecchi e
incompetenti. Eppure questo e' un ospedale inserito nel sistema sanitaria nazionale.
DANIELE SCHWARZ - AMMINISTRATORE DELEGATO GRUPPO MULTIMEDICA
A me sembra che i rapporti con il personale medico adesso siano sicuramente molto
buoni.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Nessun problema, dice Schwarz, che nel frattempo ha fatto un passo indietro, bloccando la
procedura di mobilita. Quei medici vecchi e incompetenti, oggi non sono piu da
rottamare
DANIELE SCHWARZ - AMMINISTRATORE DELEGATO GRUPPO MUTLIMEDICA
Questo e' un equivoco che e' venuto fuori, non so bene perche', ma questa affermazione
non e' mai stata fatta.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
A dire iI vero I'ha scritta. Nel documento inviato alla direzione provinciale del lavoro
si legge che i 51 medici devono andare in mobilita per scarsa competenza e anzianita.
DANIELE SCHWARZ - AMMINISTRATORE DELEGATO GRUPPO MUTLIMEDICA
Pero', posso far presente che, come dire, il nostro esempio e' stato seguito subito da
altri ...
MEDICO 3 (Roberto Bertulli)
Gia' una ventina di colleghi hanno chiesto e ottenuto trasferimento in altre strutture e
di qui a Giugno, probabilmente ce ne saranno altri 5-8 che se ne andranno. Quindi in
certa misura, l'obiettivo da parte loro e stato ottenuto, chiaramente sostenendo che non
hanno licenziato nessuno, ma sicuramente la gente se n'e' andata perche' dentro qui non
si trovava piu' tanto bene e per vari motivi ha deciso di andarsene.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Insomma, il nuovo amministratore dell'Ospedale San Giuseppe, ci ha provato. La differenza
di trattamento tra il contratto del medico del pubblico e quello del professionista del
privato e' cosi' abissale che ha contribuito al manifestarsi di alcune perversioni del
sistema.
Per raccontare una storia meno conosciuta rispetto ad altre, andiamo a Vigevano, da un
sacerdote che, qualche anne fa, riesce a prendere un appuntamento per un controllo al
cuore in uno dei migliori ospedali accreditati della Lombardia.
MONS. PIER LUIGI GUSMITTA - DIOCESI DI VIGEVANO (PV)
Mi fanno la coronarografia, durante l'esecuzione della coronarografia il medico che
l'esegue, mi dice: ma lei ha delle coranarie splendide. Vedra iI cardiochirurgo sa che
cosa fare. E cosi io mi trovai in sala operatoria, ma senza sapere nulla dell'esito degli
esami che erano stati effettuati.
ALBERTO NERAZZINI
Le hanno spiegato almeno bene, piu o meno nel dettaglio, che tipo di operazione stava per
affrontare
MONS. PIER LUIGI GUSMITTA - DIOCESI DI VIGEVANO (PV)
A me hanno spiegato che si trattava, me l'ha spiegato subito il dottor Gallotti quel
giorno, si trattava di sostituire la valvola aortica. E basta.
ASSISTENTE MONSIGNORE
La valvola e' un rischio notevole perche' essendo un corpo meccanico...
MONS. PIER LUIGI GUSMITTA - DIOCESI DI VIGEVANO (PV)
Puo bloccarsi, insomma!
ASSISTENTE MONSIGNORE
Puo bloccarsi!
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il monsignore era entrato in ospedale per verificare un'aritmia ed e uscito con una
protesi meccanica al cuore, dopo un intervento delicatissimo. Il rischio di una valvola
aortica che si puo bloccare te lo prendi, se la valvola ti ha salvato la vita. Ma il
sacerdote scopre che non era cosi'.
MONS. PIER LUIGI GUSMITTA - DIOCESI DI VIGEVANO (PV)
Io esco dall'ospedale e quei disturbi per cui fui operato, cioe le cosiddette
extrasistolie, io le avevo sempre, anzi accentuate. Accentuate ecco. Tutti furono
concordi nell'affermare che dati i risultati degli esami dai quali risultava che io avevo
un'insufficienza lieve, io non dovevo essere operato.
ALBERTO NERAZZINI FUORI
CAMPO
Il monsignore va' in Procura e fa
un esposto. Scattano i controlli e il sequestro di altre cartelle cliniche. Si indaga su
una trentina di casi, se ne portano una decina nel processo. Imputati: i medici ritenuti
responsabili di aver eseguito, su pazienti ignari, operazioni costose e pericolose, senza
indicazione chirurgica, solo per ottenere rimborsi dalla ASL. Uno dei periti di parte e'
il direttore dell'unita operativa di Cardiologia dell'ospedale Luigi Sacco di Milano
(Maurizio Viecca).
MAURIZIO VIECCA - DIRETTORE CARDIOLOGIA OSPEDALE SACCO MILANO
Se si operasse in casi come quello, bisogna operare meta' degli italiani. Non puo',
secondo me, il cittadino, incappare nel pericolo di entrare in una logica di speculazione
sulla sua salute. Da noi, puo essere un ospedale pubblico, se ne operi uno o mille, non
cambia niente. Lo stesso stipendio non si modifica. E' un ospedale pubblico, un ospedale
della regione, non che si preoccupano che se alla fine dell'anno, ha fatto molto piu'
interventi, ci guadagna di piu'.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Sergio Casartelli uno che ne mastica di sanita' lombarda: ha lavorato nella
direzione generale del grande ospedale Niguarda, e' amico del Monsignore e ha seguito
passo-passo il processo Humanitas.
ALBERTO NERAZZINI
Entrano in gioco poi in tutta la vicenda, che poi diventa anche un elemento processuale,
due medici in particolare della struttura Humanitas. Una cardiologa e un collega di
Gallotti.
SERGIO CASARTELLI - EX DIRIGENTE OSPEDALE NIGUARDA MILANO
..E un cardio-chirurgo, si, che chiamati dal magistrato a testimoniare su questi altri
casi hanno una problema di etica, di morale, come poi non se ne riscontra piu' da nessuna
altra parte, e mantengono la correttezza verso il paziente, verso la vita di un paziente,
e dichiarano le cose secondo coscienza.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Solo due medici all'interno della
struttura collaborano con gli investigatori. Sono: una cardiologa, la dottoressa De
Chiara, e un cardio-chirurgo, il dottor Manasse. Tutti e due i medici hanno dovuto
lasciare l'Humanitas. Il cardiochirurgo, addirittura, e' stato costretto a cambiare
mestiere. Oggi e' il consulente di una societa che vende valvole cardiache.
SERGIO CASARTELLI - EX DIRIGENTE OSPEDALE NIGUARDA MILANO
E' lui in questo momento che propone dei prodotti che ha visto usare in maniera forse non
corretta, all'intemo di quella struttura sono rimasti tutti gli atri che abbiamo letto
nelle intercettazioni, sapevano o tentavano di fare qualcosa.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Tutti sapevano, ma doveva sapere anche la direzione dell'ospedale. Quella che segue e' la
registrazione di una riunione del reparto di cardiologia, quando e' ormai noto che la
procura sta indagando. Il primario dice ai suoi collaboratori che il modus operandi di
Gallotti lo aveva gia denunciato anni prima ai vertici aziendali, anche al direttore
generale Ravera.
REGISTRAZIONE REPARTO CARDIOLOGIA ISTITUTO CUNICO HUMANITAS
16/03/2005
DOTT.SSA DE CHIARA
"Cioe' voglio dire, allora la Direzione sanitaria e... e questi qua perche' si
muovono adesso... se erano tanto tranquilli...
DOTT. FALETRA (PRIMARIO)
Perche si...
DOTT. SGALAMBRO
Perche' devono pararsi... pararsi il culo all'istituto... Prima a loro non gliene
fregava assolutamente niente .
DOTT. FALETRA (PRIMARIO)
Anzi piu operava e meglio era...
DOTT. SGALAMBRO
Finche' nessuno protesta va... loro... per carita' di Dio.."
DOTT. FALETRA (PRIMARIO)
Ma io a Ravera gli ho anche detto che... questi overtreatment aumentavano nei periodi
di fine anno... Cioe' quando lui doveva arrivare a un certo numero.
DOTT.SSA DE CHIARA
E Ravera?
DOTT. FALETRA (PRIMARIO)
Lui si e' messo a ridere... come fosse una battuta!
DOTT.SSA DE CHIARA
Ah... carino neh!
ALBERTO NERAZZINI
Un cardio-chirurgo come il dottor Gallotti, quanto arrivava a guadagnare?
SERGIO CASARTELLI - EX DIRIGENTE OSPEDALE NIGUARDA MILANO
Ho visto che a fronte dei soliti 5 mila euro al mese che venivano dati in un contratto,
c'erano 70-80 mila euro al mese di incentivi, tutti basati sulla quantita' dell'attivita'
svolta. E' fuori dal mondo, il medico non e' un venditore di salute, non deve produrre
volumi di attivita per poter avere lo stipendio piu alto possibile.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Questo e' il contratto che il primario di cardio-chirurgia firma quando entra in carica
all'Humanitas. Un fisso annuo che non arriva a 55 mila euro. Tutto il resto, il dottor
Gallotti lo portava a casa grazie ai superincentivi e ai bonus sulla produzione,
fatturati a parte, da libero professionista. Era questo il tipo di accordo che il grande
istituto di ricerca Humanitas prediligeva. In tante strutture private accreditate, se a
fine anno dimostri una produzione alta di interventi, puoi raggiungere cifre esorbitanti,
rispetto a quello che guadagna un primario del pubblico.
MAURIZIO VIECCA - DIRETTORE
CARDIOLOGIA OSPEDALE SACCO MILANO
Ti alletta molto perche' nel
pubblico ti danno uno stipendio di merda. Ti fanno impazzire con la burocrazia. Non fai
piu' il medico, ma fai il mezzemaniche. Io sono capo dipartimento, guadagno 4.200 euro al
mese. Tu dici e' tanto? Si, certo, rispetto all'albanese tanto, ho capi, pero... Sai,
anche a me mi avevano offerto 15 mila euro al mese, no? Pero poi, vai a vedere come sono
composti. Hai 3000 di fisso, poi puoi arrivare fino a 25 mila, quindi sei indotto ad
allargare le indicazioni, che poi e' quello che succede sempre. No? Ti abitui ad uno
stile di vita alto... e poi cominci a dire "ma si! Perche' non operi anche
quello"
AUTODICHIARAZIONE A "STRISCIA LA NOTIZIA"
PROF. ROBERTO GALLOTTI, CARDIO-CHIRURGO
"Ho il conforto di sapere che specialisti di grande prestigio internazionale,
incaricati di verificare il mio operato, lo hanno approvato in tutti i casi, oggetto di
indagine. Sono stato e rimango a disposizione delle Autorita giudiziarie per fomire tutte
Ie spiegazioni che mi verranno richieste. Vi posso assicurare che mi sento
tranquillo".
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Roberto Gallotti si difende cosi dentro a Striscia la Notizia. Ma il giudice lo
ha ritenuto colpevole e nel febbraio dell'anno scorso e' arrivata la sentenza di primo
grado. Condanna a sette anni e tre mesi diminuiti a 4 anni e 10 mesi per il rito
abbreviato. Interdizione per cinque mesi dalla professione, per 5 anni, invece, dalla
pubblica amministraziane. Gallotti ha impugnato la sentenza e la Corte d'Appello, il 28
Aprile, gli ha derubricato le accuse. Tutto cio' che resta in piedi va in sede civile per
il risarcimento danni. Alla direziane dell'istituta clinico Humanitas, invece, era andata
molto meglio sin dall'inizio.
SERGIO CASARTELLI - EX DIRIGENTE OSPEDALE NIGUARDA MILANO
I documenti sanitari sono stati cancellati dal server di Humanitas. E una societa
specializzata, incaricata dalla magistratura, li va a riscavare in un back up. Bisogna
dire che non sono dei bravi informatici, da questo punta di vista, ci sono altri sistemi
per cancellare e non far piu trovare traccia di quello che si vuole nascondere.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
L'ospedale non entra nel processo e dopo le dimissioni di Gallotti assume uno dei
migliori cardio-chirurghi in Italia: il professor Vitali, conosciuto anche per
le sue prese di posizione a difesa della sanita' pubblica.
SERGIO CASARTELLI - EX DIRIGENTE OSPEDALE NIGUARDA MILANO
E il goal che fa un fuoriclasse, quello, secondo me, avere un'immagine di un Vitali che
va ... che e il post Gallotti, e' esattamente l'opposto.
TELEFONATA PROF. ETTORE VITALI - DIR. DIP. CARDIOVASCOLARE HUMANITAS
II concetto e che II sistema e perverso, non e I'accreditato che e perverso. Sono venuto
qui, pensavo di poter fare il mio lavoro e lo sto facendo. Non ho cambiato una virgola
del mio comportamento professionale quotidiano. E II sistema, e il prendersi cura, cioe
noi non curiamo piu la gente come sistema, facciamo delle cose e poi il malato, il
paziente se ne va.
ALBERTO NERAZZINI
Esatto.
TELEFONATA ETTORE VITALI
Solo. Nella prateria.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Qui siamo in un'altra struttura privata accreditata di Milano. Appartiene al Gruppo piu'
importante, il San Donato. All'ingresso incontriamo un dirigente medico alla fine della
sua giornata di lavoro.
DIRIGENTE MEDICO
Io non c'ho il contratto, non c'ho la tredicesima, non c'ho le ferie, non c'ho la
malattia, non c'ho un cazzo, qui se lavoro, lavoro. Se non lavoro, faccio su il mio
valigino e vado.
ALBERTO NERAZZINI
Lei come viene pagato nel suo campo?
DIRIGENTE MEDICO
Vieni pagato dal punto di vista libero-professionale. Vieni pagato fondamentalmente sui
DRG che tu produci.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il Gruppo per il quale lavora questo primario e' la prima holding che produce sanita' in
Italia. Il suo fiore all'occhiello e' il Policlinico San Donato, specializzato in
cardiochirurgia, chirurgia vascolare, e ortopedia. II numero uno della sanita' privata in
Italia lo incontriamo qui. Si chiama Giuseppe Rotelli. Secondo
lui il medico dovrebbe essere pagato come un avvocato. Nessun stipendio fisso, solo a
prestazione.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
E io ritengo questa un'anomalia. Io continuo a essere dell'opinione che si devono pagare
le prestazioni. Come per qualsiasi altro professionista. Non e' questo, non e' questo
criminogeno.
DIRIGENTE MEDICO
Pero, il bello di questa faccenda e che sarebbe stato semplicissimo, no? Se tu dici
pubblico e privato, li metti assieme, li fai uguale, nel momenta in cui il pubblico e
privato venivano messi
sullo stesso piano, dovevano avere Ie stesse regole.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Un anno fa, quando inauguro' le nuove strutture edilizie, e' stato omaggiato da tutti.
Soprattutto dal Presidente del consiglio, che si ritaglio' una mattinata per venire qui.
Ne approfitto' per spiegare anche la sua idea di sanita'.
SILVIO BERLUSCONI AL POLICLINICO
SAN DONATO
"Deve cadere la discriminante
ideologica, il pregiudizio ideologico della differenza tra sanita pubblica e sanita
privata. Il punto di arrivo non puo prescindere da tre pilastri che sono alla base, che
sono la filosofia di questo servizio che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini: la
liberta' di ogni cittadino di scegliersi il medico che vuole; secondo, la liberta' di
ogni cittadino di scegliersi dove andare a farsi curare, dove vuole; terzo, if sistema di
finanziamento pubblico che deve essere come pagamento a prestazione!"
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il numero uno della sanita' privata e' un avvocato, con un passato di professore
universitario. E' stato il coordinatore del primo progetto di Piano Sanitario,
dopo essere entrato in Regione come dirigente in quota all'allora Partito
Socialista. Si e' buttato in sanita' grazie al padre, un chirurgo di Tarquinia che a
un certo punta decise di tirar su le sue cliniche.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
C'era il grande problema che mancavano i posti letto. Oggi ce ne sono troppi, allora ce
ne erano pochi e quindi costrui 380 posti letto alle porte di Milano.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Oggi il Gruppo San Donato di Rotelli viaggia oltre gli 800 milioni di euro di fatturato
all'anno. Possiede 18 strutture, tutte in Lombardia tranne una che sta a Bologna. A parte
due cliniche che fanno privato puro, dove vai solo se paghi, sono tutte accreditate al
servizio sanitario nazionale. In totale, quasi 4000 posti letto, 2 milioni e 200 mila
pazienti l'anno, un personale che sfiora le 10 mila unita. Ma ad annusare l'affare
sanita' era stato il padre Luigi. Aveva costruito nel '57 la prima clinica a Pavia
facendosi aiutare dal suocero, e venti anni dopo sedeva nel consiglio di amministrazione
del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, il banchiere al servizio dello IOR>/em>
di Marcinkus e della P2 di Licio Gelli. Appoggiato dai suoi consiglieri di
amministrazione, Calvi porto la Banca al collasso, prima di finire ucciso, a Londra, nel
1982, sotto il ponte dei Frati Neri. Il padre di Rotelli, da consigliere di
amministrazione, segui' fino alla fine uno dei piu' grandi scandali finanziari della
storia. Anche se, a seguito di un'ischemia, non era piu' tanto lucido.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Mio padre partecipo' ma con scarsa, diciamo... con scarse capacita di discernimento e
partecipo soltanto per il piacere di poter essere in un consesso prestigioso.
ALBERTO NERAZZINI
In un sal otto buono, come si dice.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Beh, bene: in un salotto buono!
ALBERTO NERAZZINI
Lei cosa pensa di Calvi?
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Non penseonulla, non sono... diciamo... non ho mai fatto delle riflessioni. Penso
semplicemente che sia stata una vicenda drammatica ed estremamente negativa.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Roberto CalVi, grazie all'amicizia con Michele Sindona, aveva raffinato la sua competenza
in investimenti riservati, riuscendo a costruire una intrecciata rete di societa di
facciata, piazzate nei paradisi fiscali. Chi indago per anni la struttura e le connivenze
del Banco Ambrosiano, oggi e' il vice-Procuratore nazionale antimafia. Pier Luigi
Dell'Osso ci impiego' anni di inchiesta. Poi arrivo' al processo, e le sue richieste
furono confermate fino in Cassazione.
PIER LUIGI DELL'OSSO - VICE PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA
Il Banco Ambrosiano in sostanza crolla per una sorta di autofagia, ingoia se stesso
perche in realta una parte consistente dei pacchetti azionari di controllo in realta
erano stati comprati con denari distratti dal patrimonio della stesso banco e pacchetti
azionari poi collocati, parcheggiati in societa estere.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Nella sua requisitoria, quando fa riferimento ai diversi procedimenti per reati valutari
stralciati dal processo principale, si porta ad esempio di questo modo di agire una
societa, scovata a Nassau. La societa e la Kismet, ed era
riferibile al consigliere dell'Ambrosiano Luigi Rotelli. E ai conti della societa poteva
avere accesso anche il figlio.
ALBERTO NERAZZINI
Questa societa che si chiamava Kismet mi dice che cos'era?
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Non lo so. Noi non abbiamo avuto nessuna...diciamo... abbiamo perduto il capitale e
abbiamo abbandonato la vicenda. Non abbiamo piu...
ALBERTO NERAZZINI
Ma l'aveva fatta suo padre la societa?
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Probabilmente, io non ne so niente. Mio padre mi ha semplicemente detto che nel caso
fosse mancato, io avrei dovuto essere contattato, siccome c'e' il mio nome entrai in
questa inchiesta e fui subito percio' prosciolto.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Sul territorio milanese Rotelli possiede anche altre strutture accreditate con la
Regione. Sono il grande Istituto Ortopedico Galeazzi, l'Istituto Clinico Sant'Ambrogio e
il San Siro. Con il Policlinico San Donato fanno quattro.
ALBERTO NERAZZINI
Tutte e quattro queste strutture sono sotto indagine.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Si.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il San Donato era gia' finito sotto processo, all'inizio degli anni Novanta, ma Rotelli
ne usci assolto. L'accusa era di aver truffato la Regione con i rimborsi delle rette.
Truffa e falso ideologico sono le principali accuse che gli rivolgono oggi.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Che cos'e' il D.R.G. E'
la tariffa per ogni singola prestazione che la regione poi rimborsa. Allora la Procura,
che ha lavorato insieme al Gruppo spesa pubblica della Guardia di Finanza, ha chiuso le
indagini a dicembre su tre strutture di Rotelli, e disposto il sequestro preventivo per 6
milioni e mezzo di euro. Nessuno contesta interventi non necessari, ma l'utilizzo di
meccanismi per ottenere rimborsi maggiori rispetto al dovuto. Per esempio, per
l'asportazione di una verruca e previsto un rimborso di 45 euro e si fa in ambulatorio;
se ne chiedevano 1500 perche veniva fatta in day hospital. Sono state sequestrate 60.000
cartelle cliniche, bisognerebbe analizzarle tutte una per una, ma siccome la procura fa
fatica a trovare i medici che fanno le perizie perche' poi rischiano di venire un po'
esclusi dal sistema, si sono fermati a 8 mila. Di queste oltre il 97% presenterebbe degli
illeciti di varia natura.
ALBERTO NERAZZINI
Capisce che codificare eventualmente una prestazione in maniera diversa, cambiando un
numero, si passa da 45 euro di rimborso a 1500.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
E va bene, voglio dire, ci saranno stati anche qualche per noi limitatissima situazione,
in cui questa sistema puo non aver generato quell'esito felice che tutti ci auguriamo.
Bene, lo correggiamo. Non c'e soltanto la repressione penale.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Una cosa e' certa. Quando, un anno fa, tutti visitarono il nuovo policlinico di Rotelli,
tutto aveva quella struttura ospedaliera tranne che l'aria di essere sotto inchiesta.
SILVIO BERLUSCONI AL SAN DONATO
"Per gli imprenditori quello della sanita si presenta come un settore di grande
soddisfazione e io credo che quello che in questa settore ha fatto, sta facendo e
continuera' a fare il gruppo del professor Rotelli possa essere veramente un modello
rassicurante da imitare":
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
E men che meno Formigoni, sembrava pensare che Rotelli avesse potuto truffargli un po' di
soldi con i rimborsi.
ROBERTO FORNIGONI AL SAN DONATO
"Saluto il professor Rotelli, la cui storia personale s'intreccia can quella della
sanita' della nostra regione, non soltanto in questi ultimi anni".
GIUSEPPE ROTELLI AL SAN DONATO
"Noi costituiamo un modello virtuoso, non I'unico ma certo uno dei piu efficaci ed
efficienti di cui la Lombardia sotto la guida sicura di Roberto Formigoni Italia intera
sotto fa guida illuminata di Silvio Berlusconi, sono un esempio da imitare che molti
stati ci invidiano a cominciare dagli Stati Uniti d'America".
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
La «guida sicura» di Formigoni, in Lombardia, va avanti ininterrottamente da 15 anni. E
in Italia, come negli Stati Uniti, il governatore non puoi' superare due mandati
consecutivi. Lo dice la legge 165 del 2004. Quindi questa candidatura sarebbe
illegittima. Ma siccome nelle stesse condizioni c'e' ilI candidato del PD in Emilia
Romagna, Vasco Errani, la questione ha comunque scatenato un gran silenzio.
ALBERTO NERAZZINI
Secondo lei che cosa c'e dietro questa silenzio?
GIUSEPPE CIVATI - CONSIGLIERE PD REGIONE lOMBARDIA
Ma c'e' la convenienza, perche' evidentemente conviene a chi oceupa gia una posizione di
potere ritenersi indiscutibile, pensare di non essere appunto costretto a lasciare iI
passo perche la norma ha questo senso, dopo due mandati bisogna lasciare ad altri la
possibilita di correre come presidenti.
VITTORIO ANGIOLINI - PROF. DIRITTO COSTITUZIONALE STATALE DI MILANO
Formigoni, per la verita', ha risposto solo ehe e retroattiva. Ha sostenuto che il
divieto opera soltanto a partire dal 2015, e cioe' quando lui avra' effettuato due
completi mandati sotto la vigenza della legge.
RICCARDO SARFATTI - EX CONSIGLIERE
PD REGIONE LOMBARDIA
Gli interessi che stanno sotto a
Formigoni sono Comunione e Liberazione, compagnia delle opere, hanno creato
oggettivamente una situazione di un mercato distorto, in Lombardia lo sanno tutti. Se non
passi di la e' difficile avere gli incarichi, e' difficile essere assunti, non puoi
dirigere un ospedale.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
I consiglieri di opposizione si sono dati appuntamento per firmare l'esposto che
presentano contro la ricandidabilita di Formigoni. La Corte d'Appello di Milano si
dichiarera poi incompetente, e Formigoni potra festeggiare I'ennesima vittoria.
ROBERTO FORMIGONI AL TG
"I dati parlano della quarta vittoria consecutiva e' questo il primo dato, parlano di
vantaggio raddoppiato rispetto al 2005".
ALBERTO NERAZZINI FUORI
CAMPO
Ma nello studio del professore
Angiolini firma l'esposto anche un cittadino che nella vita non fa il politico. E' un
funzionario della Regione, lavora all'assessorato Sanita, ed e stato il direttore del
centro Emoderivati della Lombardia. I guai di Enrico De Alessandri sono cominciati quando
da un sito internet e stata anticipata I'uscita di un suo Iibro. Anticipazione non
gradita al direttore del personale, il signor Camisasca.
ALBERTO NERAZZINI
Mi dice chi e Michele Camisasca?
ENRICO DE ALESSANDRI - FUNZIONARIO
REGIONE LOMBARDIA - SANITA'
Il nipote di Don Massimo Camisasca
uno dei fondatori storici di Comunione e Liberazione... ha ritenuto di
sospendermi per la pubblicazione di questo libro. C'e' stata una trattativa di
patteggiamento che io naturalmente ho rifiutato dal momento che non ho scritto cose false
in questo libro, non ho divulgato le informazioni di cui sono in possesso, quindi non ho
violato il cosiddetto codice etico della regione Lombardia, mi sono limitato a parlare di
questo potere monopolistico che questo movimento esercita nell'ambito della Regione
Lombardia.
CARLO MONGUZZI - EX CONSIGLIERE VERDI REGIONE LOMBARDIA
Viene sospeso per un mese perche' ha recato danno al proprio datore di lavoro, ma noi
chiediamo, in Lombardia il datore di lavoro e' Comunione e Liberazione o e la giunta
regionale in rappresentanza dei cittadini tutti
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
A fine ottobre, De Alessandri riceve la lettera con cui il dirigente gli comunica la
sospensione dal servizio e dalla retribuzione per un mese. L'accusa: quella di aver
infranto il codice etico, creando un danno al suo datore di lavoro, la Regione
Lombardia.
ALBERTO NERAZZINI
Io ho intervistato un signore che lavorava...ho intervistato un signore che e' un
dipendente della Regione che ha scritto, un libello, un pamphlet su Comunione e
Liberazione ed e stato sospeso...
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA. REGIONE
LOMBARDIA
Eh l'ha scritto lui ...e sentite lui.
ALBERTO NERAZZINI
Ma infatti l'ho gia sentito. Le avrei voluto chiedere.. e I'ex direttore degli
Emoderivati.
LUCIANO BRESCIANI - AsSESsORE SANITA. REGIONE
LOMBARDIA
Non voglio entrare nel merito perche non e' compito mio, non faccio questo. Cioe'... lei sa
che sono un assessore tecnico quindi non vengo dalla politica, quindi non voglio entrare
negli ambiti della politica, dei vertici politici, faccio politica sanitaria, non
politica di partito. Mi sembra che sia noto anche pero', perche'... e' noto, no?
ENRICO DE ALESSANDRI - FUNZIONARIO REGIONE LOMBARDIA - SANITA'
I CL (Comunione e Liberazione) rappresentano il 5% dell'elettorato del popolo della
Liberta. E una minoranza rispetto all'elettorato del PDL, ma e una minoranza granitica,
compatta, abituata all'obbedienza acritica, sorretta da una ferrea disciplina interna e
da una impressionante simultaneita di azione. E in questa spirito settario di CL che va
vista la lora forza.
CARLO MONGUZZI - EX CONSIGLIERE VERDI REGIONE LOMBARDIA
La Compagnia delle Opere e Comunione e Liberazione hanno
ramificato l proprio intervento e gestiscono pezzi di potere molto, molto grossi. La
sanita' e quello principale. Gestiscono dirigenti, direttori generali, ma soprattutto
gestiscono anche medici e primari. Una quota consistente dei primari in Lombardia sono di
Comunione e Liberazione.
MILENA GABANELLIIN STUDIO
Sospendere un funzionario della regione perche ha scritto un libro sulla pervasivita di
Comunione e Liberazione dentro al sistema, volendo essere in malafede, e per via del
fatto che il govematore e di Comunione e Liberazione e cosi pure il Direttore
Generale della sanita'. Siccome di sanita' parliamo e non di altro, non puo sfuggire che
solo a Milano gli uomini di Comunione e Liberazione amministrano il Niguarda, il
Policlinico Mangiagalli, il Besta, e una lunga lista dei primari. Ma dove sta il problema
Se il meglio degli iscritti all'ordine dei medici, gli eccellenti, come aspira ad essere
il modello Lombardia, stanno anche tutti dentro ad un altro ordine che e quello di
Comunione e Liberazione, e' giusto che a loro vengano affidati incarichi cosi'
importanti e delicati.
Obama nella sua riforma sanitaria, sta facendo una grande battaglia per avvicinarsi al
nostro modello di sanita' pubblica, che in alcune regioni funziona bene in altre e il
disastro che sappiamo. E poi c'e il modello Lombardia che e' in grado di accogliere tanti
pazienti in fuga e di soddisfare tutti perche' ha accreditate tante strutture private. Con
le storture che genera un po' questa sistema, che sono quelle che abbiamo visto, dalle
prestazioni gonfiate, a interventi non sempre necessari, quando sono ben remunerati.
Quindi, il privato nasce e prospera sulla mala gestione pubblica. E qui pero e' la
politica che nomina i dirigenti ed e' la politica che dovrebbe avere, almeno, il pudore di
stare fuori dalle sale operatorie.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Seguire un candidato esperto come il ciellino Formigoni in campagna elettorale, significa
visitare un bel numero di ospedali. E questa puo essere utile per farsi un'idea del
sistema sanitario nel suo complesso. Perche non vengono dimenticate nemmeno Ie aziende
ospedaliere piu periferiche. Qui siamo in Valle Camonica, a Esine, ai piedi delle alpi
bresciane. E in questi casi il politico porta sempre con se una bella notizia.
ROBERTO FORMIGONI ALL'OSPEDALE DI ESINE (BS)
E poi c'e anche una cosa imprevista, una novita positiva che ho voluto portarvi siccome
sapevo e ho detto prima che ci vogliono strutture sempre nuove e all'avanguardia, ho
proposto alla giunta, e la giunta e stata d'accordo con me, per cui vi porto oggi uno
stanziamento supplementare di un milione e mezzo di euro per la radiologia!
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Una visita gUidata dal direttore generale nominato dalla sua giunta, I'inaugurazione di
un reparto di emodinamica, e la simbolica posa della prima pietra, a sigillo dei grandi
finanziamenti promessi e arrivati. Perche ci sana grandi progetti per I'ospedale di
Esine: oltre al milione e mezzo portato oggi personalmente dal presidente, sana stati
finanziati lavori per una ventina di milioni.
ANGELO FOSCHINI- DIRETTORE GENERALE ASL VALLE CAMONICA - SEBINO
Io sono un democristiano, la Democrazia Cristiana I'hanno chiusa, I'hanno chiusa, io dove
dovevo finire da democristiano del gruppo Forlaniano se vogliamo, di quell'area Ii, sono
andato in Forza Italia, basta tutto Ii. Sono sempre stato un estimatore di Formigoni,
questa da tempi antichi. Io non ho mai guardato, soprattutto allivello di primari e di
responsabili la tessera che aveva in tasca uno, ecco proprio non mi fregava proprio
niente, I'importante e che sapesse fare il proprio lavoro.
ALBERTO NERAZZINI
Mi hanno parlato molto dell'ospedale di Esine e mi hanno parlato molto di un reparto o
specialmente, del reparto di chirurgia. Appunto si parla di un primario vicino a
Comunione e Liberazione, mi hanno detto.
ANGELO FOSCHINI - DIRETTORE GENERALE ASL VALLE CAMONICA - SEBINO
Si. Si, possibile.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
II direttore dell'unita di chirurgia di cui si parla tanto da queste parti il dottor
Colombo. Lo vediamo al termine della visita di Formigoni. Fa appena in tempo a chiamarlo
e a dargli un saluto informale, allungandogli una busta.
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Secondo me quando iI malato e in un momenta di sofferenza e in un momento privilegiato
lui, ma anche chi lo assiste.
ALBERTO NERAZZINI
Lei qui ha la rivista di Comunione e Liberazione.
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI
ESINE (BS)
Si, si.
ALBERTO NERAZZINI
Lei di Comunione e Liberazione.
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI
ESINE (BS)
Si.
ALBERTO NERAZZINI
Lei conosce Formigoni a prescindere da...
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Si.
ALBERTO NERAZZINI
La conosceva da prima, non I'ha conosciuto qualche giorno fa
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
No, no, ci conosciamo da molti anni, non ci si vede mai, tant'e per esempio che quando e
venuto gli ho fatto omaggio di un ricordo montanaro di qualche anne fa.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Che il primario sia di Comunione e Liberazione non vuole dire assolutamente nulla. Siamo
venuti fin quassu' dopo aver letto qualche articolo di giornale e ascoltato il punto di
osservazione di alcuni medici di base che di solito sta a meta strada tra il paziente e
l'ospedale.
MEDICO DI MEDICINA GENERALE 1 AL TELEFONO
Ormai mi sono rassegnato, ho i miei punti di riferimento, soprattutto su Brescia e...
cosa vuole che le dica...? Si prende su la macchinina e si va la'. Insomma deve anche
capire una cosa, che se vogliamo credere ancora a questa rapporto di fiducia che c'e tra
medico e paziente, poi tu a quel paziente devi rispondere su come certe cose possono
essere andate male.
MEDICO DI MEDICINA GENERALE 2 ANONIMO
Parecchi pazienti che hanno avuto complicanze banali, durante interventi chirurgici, casi
di sovrainfezione, casi di ascessi intraddominali, cose che non accadevano nella
precedente gestione dell'unita operativa di chirurgia. Questo e' un altro dato.
MEDICO DI MEDICINA GENERALE 1 AL TELEFONO
Sono piu' preoccupato per me e per i miei, ho lasciato uno scritto pero', non portatemi a
Esine.
No, ve lo dico francamente, no non ce l'ho il portafoglio, sono balle.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Sappiamo che c'e una serie di esposti che denunciano presunti casi di "malpractice"
chirurgica.
Ma di cosa si parla esattamente in questi esposti
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Ci sono state delle persone che si sono arrogate senza averne ne' la competenza, ne'
l'esperienza professionale, si sono arrogate il diritto di mettere da parte, nascondendo
una mal celata insoddisfazione professionale, mettere da parte dieci casi clinici e
segnalarli non alle Autorita', ma segnalarli alia Direzione Generale.
ALBERTO NERAZZINI
Quindi questi esposti di cui sono venuto a conoscenza facilmente, perche sono stati anche
raccontati da alcuni articoli di giornale, in cui si parla di diversi casi di...
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Dica, dica. Quella dei casi e' un argomento veramente molto buffo.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
II primo esposto risale a un anna e mezzo fa, indirizzato al direttore generale della
azienda. Vi sono elencati 10, 11 casi di interventi eseguiti all'interno dell'unita che
non avrebbero rispettato i protocolli e Ie indicazioni diagnostico-chirurgiche. Efirmato
da tutti i medici della chirurgia che ogni giorno lavorano al fianco del primario.
ALBERTO NERAZZINI
Qiindi l'hanno accusato di non essere un bravo chirurgo.
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Saranno state alcune persone, piccole persone, ma la maggioranza delle persone... So che
da fastidio dire che nel giro di tre giorni, senza avere nessuna organizzazione alla
base, ci siano state 1400 persone che hanno raccolto delle firme in sostegno di un
primario chirurgo. Ormai tutta la Valle, perche tutta la Valle e come un piccolo paese,
sa che iI primario della chirurgia il primo ad arrivare in ospedale, che talvolta dorme
qui dentro, che ha sacrificato tutta la vita, anche familiare e affettiva, per questo
lavoro! E questo, probabilmente, avra' rotto degli interessi locali, delle piccole lobby
locali.
ALBERTO NERAZZINI
Capisco pero' tutto questo, Ie stavo dicendo, capisco meno che si arrivi addirittura a
elencare dei casi di errore chirurgico...
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Che non ci sono.
ALBERTO NERAZZINI
Di fronte...
FABIO MARIA COLOMBO - DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE DI ESINE
(BS)
Non dica... Guardi che su questa io sono non solo tassativo, rna sono feroce! Non sono 10
casi di errore chirurgico
ANGELO FOSCHINI - DIRETTORE GENERALE ASL VALLE CAMONICA - SEBINO
Ma non ha capito che questa e tutta una messa in scena contro una persona che stata presa
per questioni di urto personale e di rapporti interni di una divisione.
ALBERTO NERAZZINI
Cioe e una bega tra medici secondo lei
ANGELO FOSCHINI - DIRETTORE GENERALE ASL VALLE CAMONICA - SEBINO
E' una bega tra medici alla grande!
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Sara' un bega. Pero' della situazione di questa reparto si sono occupati sia i sindacati,
sia la Lega Nord. Che in Valle Camonica e il partito piu votato.
MARIO MAISETTI - SEGRETARIO LEGA NORD VALLE CAMONlCA
o se e di CI, 0 della Lega 0 di Rifondazione Comunista, l'importante e che sia bravo ad
operare perche se uno e un macellaio, puo essere della Lega ma e un macellaio comunque.
Il problema e' questo, io dico sempre politicamente...
ALBERTO NERAZZINI
Questo e II ragionamento giusto!
MARIO MAISETTI - SEGRETARIO LEGA NORD VALLE CAMONlCA
Io mi faccio operare da uno di Rifondazione che magari in questo momento e dall'altra
parte della barricata no, poi politicamente ci faremo fuori, pero' so che quello e' in
grado di operarmi.
Ma se io devo prendere un calzolaio leghista perche e' leghista, son sicuro che mi uccide
sul letto.
DOMENICO GHIRARDI - CGIL VALLE CAMONICA
II direttore generale ci chiama e dice: io ho qUi questa esposto cosa facciamo Noi gli
abbiamo
consigliato: fai fare una perizia.
MARIO MAISETTI - SEGRETARIO LEGA NORD VALLE CAMONlCA
Non lo so, mi viene adesso di pensare, ci sara' delle cartelle cliniche che riscontrano
questa... o e' svanito tutto, non lo so.
DOMENICO GHIRARDI - CGIL VALLE CAMONICA
E li si scopre, si scopre che allora la politica purtroppo e' arrivata in una logica di
lottizzazione, dove i primari hanno anche, come dire, una nomina certo che viene fatta
dal direttore generale ma che dietro c'e un sistema di potere che come dire uno alza Ie
mani e dice "io non ci posso fare niente",
OSVALDO SQUASSINA - EX CONSIGLIERE SINISTRA E LIBERTA' REGIONE
LOMBARDIA
Come sempre la Lega denuncia alcune cose importanti e quando vede che dentro e' il potere
vero, a un certo punta tira i remi in barca e abbandona le sue battaglie.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Ma cosa ha fermato la Lega che era cosi inferocita?
L'arrivo di questa parere.
MARIO MAISETTI - SEGRETARIO LEGA NORD VALLE CAMONICA
Non posso andare ad interferire su una dichiarazione di tcnici specialisti perche' ho
letto il nome, sono i primari di prim'ordine della provincia di Brescia.
ALBERTO NERAZZINI
Voi avete... cos!...
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
Un anno fa ...
ALBERTO NERAZZINI
...Ricoperto la Valle Camonica di questi volantini.
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA REGIONE LOMBARDIA
L'anno scorso c'era giustamente una protesta. Abbiamo chiesto al Direttore Generale
spiegazione, abbiamo chiesto documentazione. II Direttore Generale ha fatto arrivare due
periti a verificare i presupposti "malpractice". Sono stati i periti ad esaminare i casi
e i periti hanno scritto una perizia e l'hanno firmata e i periti sono dei professionisti
che lavorano in altra sede e non in quella sede li'
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Uno dei due cattedratici di Brescia che ha dato un parere sui dossier inviato dai medici
al lore direttore generale iI professor Giulini, preside della Facolta di Medicina e
Chirurgia. Lo rintracciamo al telefono. Vorremmo anche sapere qual e' tutta la
documentazione che hanno potuto visionare.
PROFESSORE STEFANO MARIA GIULINI, PRESIDE MEDICINA BRESCIA, AL
TELEFONO
Quella perc una vicenda molto privata, molto delicata, non credo di poter fare...
particolari dichiarazioni in proposito.
ALBERTO NERAZZINI
Mi chiedevo se lei ha potuto, diciamo, controllare tutta la documentazione clinica legata
a questi casi e se questa e' a tutti gli effetti una perizia.
PROFESSORE STEFANO MARIA GIULINI PRESIDE MEDICINA BRESCIA AL
TELEFONO
No, in termini giuridici, non Ie so, non pense che questa si possa considerare una
perizia medico legale vera e propria.
ALBERTO NERAZZINI
Ha potuto controllare tutte Ie cartelle in questione
PROFESSORE STEFANO MARIA GIULINI PRESIDE MEDICINA BRESCIA AL
TELEFONO
Io non posse darle informazioni di questa tipo, pero non 50, io non la definirei ... non
la definirei una perizia.
ALBERTO NERAZZINI
Mi ha chiarito Ie idee. Utilizzero Ie cose che ci siamo detti anche al telefono, visto
che lei e il vostro parere siete tirati in ballo spesso, siete citati da piu persone
insomma.
PROFESSORE STEFANO MARIA GIULINI PRESIDE MEDICINA BRESCIA AL
TELEFONO
Va bene.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
QUindi, chi ha firmato questa documento, che assolve iI dottor Colombo, non ha dubbi: un
parere complessivo e non una perizia medico-legale. Per questa ragione il consigliere e
il sindacato vanno in Procura. E tre chirurghi, in rappresentanza di tutti, si rivolgono
alia Guardia di finanza di Bergamo. Questo accadeva il 1° Dicembre del 2008.
ANONIMO 1 AL TELEFONO
La procura decidera' e se vorra decidere penso proprio che il nostro dovere lo abbiamo
fatto e piu di cosi' io non so veramente cosa dirle.
ANONIMO 2 AL TELEFONO
Per telefono non le dico niente, pero', creda a me, sono cose piu grandi di noi.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
E oggi? Che aria tira dentro al reparto? In molti sembrano essere interessati alla nostra
presenza. Ma nessuno si prende la responsabilita' di palare con noi.
ALBERTO NERAZZINI
Lei non ha nulla da dirci?
CAPOSALA
No.
ALBERTO NERAZZINI
Va tutto bene?
CAPOSALA
Non ho nulla da dirvi!
ALBERTO NERAZZINI
Volevamo capire che problema c'e e se c'e qualche problema.
MEDICO
Io le posso dire che i problemi che ci sono, c'erano e ci saranno... Li abbiamo gia
illustrati al nostro direttore generale, magari anche a qualche struttura piu elevata del
direttore generale.
ALBERTO NERAZZINI
Ma il direttore generale mi dice che e una questione di beghe fra medici.
MEDICO
Non credo, comunque, cioe' non e cosi'... comunque non importa. Non e una questione di
beghe fra medici.. e una.. questione professionale. Non di beghe tra medici, non c'e'
nessuna bega!
ALBERTO NERAZZINI
Volevamo capire se e un problema di "malpractice" oppure no.
MEDICO
Quello lo abbiamo gia riferito a chi di dovere. E' tutto, non posso dire altro...
ALBERTO NERAZZINI
Non mi puo' fare una battuta?
MEDICO
No, non posso. Grazie e arrivederci.
ALBERTO NERAZZINI
Arrivederci dottore, grazie.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Le voci che mancano, in questa storia, sono sempre state quelle dei pazienti. Qualcuno di
loro ci contatta e chiede di restare anonimo. Una madre ci racconta del suo bambino, che
arriva in ospedale con una semplice appendicite. Il primario lo opera, ma qualcosa e
andato storto.
TESTIMONIANZA AL TELEFONO 1
Nei giomi successivi questa bambini non si riprendeva, aveva sempre dei forti mal di
pancia.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Non resta che riportare in ragazzino in sala operatoria. Dove si scopre qual era il
problema...
TESTIMONIANZA AL TELEFONO 1
Altre due ore di operazione, io ho intravisto l'anestesista, mi ha detto che quando hanno
riaperto il bambino, dentro hanno trovato di tutto e di piu', cioe' all'intemo
dell'addome il bambino aveva tutto scombussolato. Il bambino era da dieci giorni li' per
un'appendicite ed era ancora li', operato per la seconda volta, non guariva, non se ne
veniva fuori.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Forse, dopo la prima operazione il piccolo paziente era state richiuso troppo in fretta
... Appena il bambino e' in grado di rialzarsi, la madre lo porta di corsa all'ospedale
di Brescia. Arriva appena in tempo.
TESTIMONIANZA AL TELEFONO 1
Quando e' arrivato giu' a Brescia, era quasi a rischio di trasfusione, tutto per non
voler trasferire il bambino subito.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Anche questa signora racconta di aver salvato suo marito. A causa dell'ostinazione nel
confondere un'infezione da ameba con un tumore in metastasi, iI marito ci stava lasciando
il fegato, e ha rischiato di infettare l'intero reparto...
TESTIMONIANZA AL TELEFONO 2
L'abbiamo caricato in macchina con una flebo attaccata e ce lo siamo portati al
Negrar.
ALBERTO NERAZZINI
Siete praticamente scappati dall'ospedale?
TESTIMONIANZA AL TELEFONO 2
Scappati... scappati! Per avere la cartella clinica, io ho dovuto minacciare di andare su
con i carabinieri. Io e mio marito abbiamo fatto una lettera di quello che ci era
capitato, semplicemente che per quattro giorni non ha fatto che parlare di cancro con
metastasi senza avere un riscontro in mano. Il chirurgo e' ancora li' e non successo
niente. Comunque mio marito, passato un anno e mezzo, lui e' ancora in cura. Va bene?
Perche' non gli hanno fatto quello che dovevano fargli.
ALBERTO NERAZZINI
l'altro tema che ovviamente volevo affrontare con lei e' quello altrettanto discusso che
l'occupazione di CL dentro la Sanita'.
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
No! Questo non lo tratto, mi faccia la cortesia. Questo no.
ALBERTO NERAZZINI
Perche no
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
Perche non voglio lavorare e fare dei commenti nell'ambito di un alleato istituzionale.
No, questo non me lo faccia fare.
ALBERTO NERAZZINI
Non un alleato! CL un movimento, non un partito politico.
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
Insomma, senta, non lo faccio, non rilascio dichiarazioni su questo. Non mi sembra
corretto.
Chiediamo a CL di questa roba qui.
ALBERTO NERAZZINI
Eh, magari! Per cL Chiediamo a Formigoni...
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
Dai, faccia iI bravo.
ALBERTO NERAZZINI
Mi colpisce che non voglia parlare di Cl, mi dispiace...
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
No, non ne voglio parlare perche scorretto per me.
ALBERTO NERAZZINI
No, rna lei mi dovrebbe dire "non e cosi"!
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
I vertici parlano di CL.
ALBERTO NERAZZINI
Lei mi dovrebbe dire "non e cosi"!
LUCIANO BRESCIANI - ASSESSORE SANITA' REGIONE LOMBARDIA
No non glielo dico cosi', perche' sono onesto.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Vien da pensare che CL sia piu forte di un partito! Ora con quali criteri vengono
nominati i direttori generali degli ospedali, poteva spiegarcelo il governatore
Formigoni, ma ha preferito declinare. Rimane il fatto che dentro ad un ospedale a
disposizione di un'intera valle frequentata da tanti turisti, Ie denunce di cittadini,
medici esposti in procura, sono messi a tacere da una perizia che, secondo chi I'ha
fatta, proprio perizia non e. Questioni odiose possono capitare in tutti gil ospedall,
basterebbe affrontarle in modo trasparente, Cosi' si fa chiarezza e si evita di correre il
rischio di rompere un rapporto di fiducia fra un'intera popolazione e un ospedale da 400
posti letto, dove ci lavorano decine di bravi professionisti. A volte anche risanare le
casse non e' cosi' difficile. Basterebbe controllare. Come dimostra l'esempio che adesso
vedremo.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
A Milano, a un passo dalla stazione, c'e un oculista che dopo vent'anni di lavoro in
ospedale senza aver mai subito un controllo, decide di fare tutto da solo.
DOMENICO DE FELICE - MEDICO OCULISTA MILANO
Mi sono chiesto come avrei potuto controllare il mio lavoro. Ho telefonato alla Regione
Lombardia per chiedere come facevano lora a controllare il lavoro dei medici nelle varie
strutture ospedaliere che siano esse private, accreditate, oppure pubbliche.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
In Regione Lombardia gli dicono che hanno una piccola squadra di dipendenti, i nuclei
operativi di controllo, che vanno in giro negli ospedali a fare dei controlli a campione
sugli elaborati scritti, le cartelle cliniche. Siamo nel 2003, e la percentuale delle
cartelle monitorata dalla Regione e del due per cento. Il dottore, allora, decide di fare
la stessa cosa sui suoi pazienti gia' operati.
DOMENICO DE FELICE - MEDICO OCULIsTA MILANO
Ho voluto controllare quante persone operate nell'ambito oculistico dell'intervento piu'
importante che viene eseguito in oculistica che e la cataratta, quante persone avevano
avuto o meno una possibile complicanza dell'intervento stesso, la cosiddetta cataratta
secondaria. Che cosa ho fatto: ho raccolto tutte le persone operate in un arco di tre
anni, cioe dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2003 e ho trovato, elaborandole tramite
computer, 3070 persone operate, quindi circa mille all'anno. Ho estrapolato
percentualmente un numero di pazienti in base a quello che mi aveva risposto la Regione
Lombardia. Mi dissero che all'epoca controllavano il 2% delle cartelle cliniche: il 2% di
3000 e' 70 erano 61 pazienti, li ho richiamati per ricontrollarli e vedere se e quanti
avessero avuto questa cataratta secondaria.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il dottor De Felice torna a visitare il suo campione di pazienti e scopre qual e' la
percentuale che ha dovuto sottoporsi a un secondo intervento. Solo l'1,6% . Poi confronta
il dato con la media registrata della Lombardia che arriva quasi al 19 per cento. I casi
sono due: stiamo intervistando un fenomeno della oculistica, oppure...
DOMENICO DE FELICE - MEDICO OCULISTA MILANO
C'e' qualcosa che non va. Ma l'unico modo per saperlo e' controllare i pazienti.
Controllateli per vedere se e' stato eseguito bene il lavoro. A me non pare che ci sia
nulla di male.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
De Felice ripete lo stesso studio sullo stesso campione sei anni dopo, nel 2008. E la
percentuale non cambia. Dopo aver pubblicato entrambi i lavori sottopone questo metoda di
contrallo in Regione.
DOMENICO DE FELICE - MEDICO OCULISTA MILANO
Poteva anche dirmi in alternativa che questa tipo di lavoro era gia state eseguito,
magari senza successo. Purtroppo questa non mi e' state detto, mi state detto anzi che il
lavoro era stato fatto egregiamente ma che avrei dovuto trovarmi io gli appoggi per la
diffusione del lavoro stesso o tramite la societa oftalmologica o tramite gli ordini dei
medici.
MILENA GABANELLIIN STUDIO
Lui ci ha provato, ma alla fine nessuno gli ha risposto. Ricordiamo che ad ogni
prestazione corrisponde una tariffa da rimborsare. E sarebbe utile ricontrollare i
pazienti perche' cosi' scopri se qualcuno ha truffato o non ha eseguito bene gli
interventi. A meno che, si voglia liquidare questo oculista come un mago, ma allora
andrebbe sostenuto e non ignorato! Sta di fatto che la spesa pubblica sanitaria e'
l'ultima grande diligenza e certamente un business per gli imprenditori, che se da una
parte stanno molto attenti a non perderci, dall'altra sempre piu' spesso investono in un
settore dove difficilmente si guadagna: l'editoria. Tranne De Benedetti, che ha fondato
il gruppo La Repubblica - Espresso e dopo ha subito il fascino della sanita,
abbiamo la famiglia Angelucci, che possiede Libero e Il Riformista, Ciarrapico
con una lunga lista di quotidiani locali e regionali, e poi il professor Rotelli che
invece ha puntato al top, a Il Corriere della Sera.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Cominciamo da una vecchia conoscenza, uno dei primi a fiutare l'affare della sanita', uno
di
quelli che fa convivere la passione per le cliniche con quella per i giornali.
GIUSEPPE CIARRAPICO - SENATORE PDL
Io ho scoperto i quotidiani regionali. Ce ne ho 12 nell'asse. Vendo 54.000 copie tutte le
mattine, ma le vendo veramente. Faccio dei giomali, io li chiamo i giornaletti perche'
ci
occupiamo dei fatti di Roccasecca, ma questo e' il tipo di giornalismo che manca, che
mancava.
ALBERTO NERAZZINI
Lei, abbiamo detto, la passione per l'editoria ce l'ha. Angelucci: Libero e il
Riformista; De Benedetti, altro grande imprenditore della sanita', Repubblica; Rotelli...
Eh, Rotelli ormai e' il secondo azionista del Corriere della Sera.
GIUSEPPE CIARRAPICO - SENATORE PDL
Ah, siamo a un altro livello!
ALBERTO NERAZZINI
Si.
GIUSEPPE CIARRAPICO - SENATORE PDL
E' un altro discorso! Rotelli e' un imprenditore serio.
ALBERTO NERAZZINI
Investire nel Corriere della Sera oggi non ha nulla di economico perche...
GIUSEPPE CIARRAPICO - SENATORE PDL
Ma ha molto di "poten forti". E tutto sommato, se raschia, agli imprenditori questo gusto
di appartenere ai poteri forti piace.
ALBERTO NERAZZINI
Corriere della Sera e basta.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Cosa vuole che le dica sul Corriere della Sera
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Per esempio perche ha deciso di gettarsi in un investimento cosi' costoso. Oggi il
secondo azionista davanti alia Fiat, dietro a Mediobanca, con un pacchetto dell'11,07 per
cento. Ma ha esposto il suo patrimonio personale, attraverso la finanziaria Pandette, per
circa 600 milioni di Euro.
GIUSEPPE ROTElLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Mi sono detto che era opportuno diversificare. Diversificare in qualche cos'altro che
potesse essere per me interessante. Ho pensato che questo fosse il settore che mi era piu
congeniale e per cui diciamo ho una qualche forse capacita' di comprensione.
ALBERTO NERAZZINI
Una pulsione che lei insomma ha pagato caro, perche' lei ha pagato le quote anche sette
volte il loro valore.
GIUSEPPE ROTElLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
No, no, no. No.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Proprio per accaparrarsi una parte delle azioni lasciate in pegno al Banco Popolare da
Stefano Ricucci, Rotelli ha portato a casa il 6% circa pagando ogni azione al prezzo
stabilito di 4.51 euro, quando il titolo in borsa viaggiava intorno ai 60 centesimi. E'
l'ultima mazzata, che almeno Rotelli ottiene di pagare in due rate.
ALBERTO NERAZZINI
Sono 82 piu. .. 114
GIUSEPPE ROTElLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Sono... Si, piu o meno...
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Nonostante 10 sforzo economico pazzesco, Rotelli sempre state tenuto fuori dal Patto di
Sindacato che riunisce gli azionisti che decidono. Diego Della Valle, pur avendo
investito meno, invece e dentro al Patto. Ma per evitare che i proprietari condizionino
la liberta' del Corriere, c'e' da sempre un consiglio di amministrazione composto da
figure indipendenti. Per Della Valle e' ora di cambiare: devono essere gil azionisti a
metterci la faccia e a entrare direttamente nel C.D.A.
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Nelle mie aziende io la faccia ce la metto sempre da sempre, quindi trovo strano stare
lontani dai posti in cui uno deve dare, diciamo cosi', un contributo alla gestione di una
societa'.
ALBERTO NERAZZINI
Un conto e' appunto parlare di un giomale o parlare di un'azienda che produce le famose
scarpe.
DIEGO DELLA VAllE - IMPRENDITORE
Io dico, se gli azionisti decidono di vedere come possono fare per dare una mane nella
gestione del giornale, non nella gestione quotidiana rna quella strategica, e se tra
questi Rotelli deve fare il Presidente, non vedo perche no. E' uno di noi, e' uno degli
azionisti.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
E' il 18 Marzo. Oggi si decide se i consiglieri indipendenti andranno a casa e al loro
posto entreranno i proprietari. Nel parcheggio dietro via Solferino sfilano tutti, da
John Elkann a Pesenti, da Geronzi a Montezemolo. Rotelli spera di diventare presidente
del C.D.A. che controlla il Corriere della Sera.
Due ore dopo iI parcheggio si svuota. Nessuna dichiarazione, gli autisti tirano diritto.
Solo un finestrino s'abbassa. E' Marco De Luca, l'avvocato milanese che nella riunione
rappresentava Rotelli.
GIORNALISTA DONNA
Avvocato c'e' qualche novita? C'e' qualche novita'? Confermato Marchetti...
MARCO DE LUCA - AVVOCATO
Secondo me nulla di definitivo, lo vedremo prossimamente, lo vedremo prossimamente. Buon
lavoro, arrivederci!
ALBERTO NERAZZINI
Quindi su Marchetti riconfermato...
MARCO DE LUCA
No, no, nessun commento.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Chissa cosa vuol dire! Visto che tutto e' andato come sperava Della Valle: saltano i
consiglieri indipendenti ed entrano gli azionisti. L'unico a restare al suo posta e
Piergaetano Marchetti.
Sulla poltrona di presidente. Proprio la poltrona che doveva prendersi Rotelli.
ALBERTO NERAZZINI
Euscito a mani vuote da questa cda del 18 marzo.
GIUSEPPE ROTElLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Io ritengo di avere un piccolo merito e cioe' di avere svolto un'attivita che ha fatto
nascere il desiderio nei grandi azionisti di impegnarsi nella societa.
ALBERTO NERAZZINI
E' uno stimolo dato da lei?
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Ritengo sia un piccolo merito. E quando questo accade, e cioe' che gli azionisti si
occupano della societa, e sempre una giomata radiosa.
ALBERTO NERAZZINI
Mi chiedo: ma Della Valle sa fare i mocassini perche' questo lo ha dimostrato e lo dice
lui stesso, ma cosa capisce Della Valle di editoria
GIUSEPPE ROTElLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Sa fare l'imprenditore e queste qualita' contano.
ALBERTO NERAZZINI
Cosa capisce Rotelli di editoria? Cioe', lei sa fare sanita'.
GIUSEPPE ROTElLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Mah e un po' riduttivo, non mi puo> ridurre soltanto alla dimensione
dell'imprenditore, io ho fatto altro nella mia vita.
ALBERTO NERAZZINI
No, io le chiedo se entrare nel C.D.A. per i grandi azionisti vuol dire anche lavorare
sulla linea editoriale.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Lasciamolo giudicare agli azionisti che hanno questo compito.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Questo significa che saranno Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo, Giovanni Bazoli,
Giampiero Pesenti, Marco Tronchetti Provera, e Cesare Geronzi, a decidere il grado di
liberta' del direttore del Corriere.
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Finche' c'e' una compagine cosi', diciamo, variegata, e' la migliore garanzia che questo
sara' un giornale che potra continuare ad essere un giornale libero. Non c'e' ombra di
dubbio.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Quanto e' rischioso il venir meno del filtro tra la proprieta e cio' che viene scritto
sui giornale lo puo sapere bene il suo direttore.
FERRUCCIO DE BORTOLI - DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA
Io ho avuto piu volte, anche in passato diversi dissidi anche con l'azionista Tronchetti
rispetto a quelle che sono state le sue scelte in Telecom. Poi per esempio sui tema
Mediobanca Generali, il Corriere della Sera ha espresso qualche dubbio, in maniera chiara
e in maniera netta su una liturgia bizantina che forse non e' piu' al passo con i tempi.
Cosi' per esempio abbiamo sostenuto che non fosse il caso che la Fiat acquistasse la
Fideuram, o meglio non la Fiat, ma Exor, la Fideuram dal Gruppo Intesa nel momento in cui
c'era aperto tutto un tema che riguardava gli incentivi al settore automobilistico.
Queste sono tutte posizioni che abbiamo adottato con la responsabilita' nostra. Devo dire
che gli azionisti le hanno discusse, le hanno accettate ma hanno sempre rispettato
l'autonomia e l'indipendenza del quotidiano. E io non ho motivo di dubitare che questa
possa continuare indipendentemente dal lora ruolo all'interno dei consigli di
amministrazione della Quotidiani o della RCS Media Group.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Se fino a oggi andata COSI, da domani quando si scrive di Telecom, Intesa San Paolo,
Tod's, Sai Fondiaria, Generali, Italcementi, che vuole dire grandi appalti, Mediobanca,
Alta Velocita, Pirelli, magari della Juve e della Fiorentina, con quali pressioni
bisognera fare i conti
FERRUCCIO DE BORTOLI - DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA
Di pressioni ce ne sono sempre, questo e' inutile che... poi spetta al nostro modo di
fare questo mestiere. Del resto, immagino che Report abbia delle pressioni da parte del
proprio editore ogni settimana. Eppure fate il vostro mestiere e nessuno pensa che siate
al servizio dei vostri azionisti che in questa momenta coincidono con il governo per
certi versi! No?
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Confermo! Da buona parte dell'arco
parlamentare e anche da tutto il resto. Pero' devo dire che nessuno, mai, mi ha impedito
di parlare di questo o di quest'altro o censurato delle parti. Questo significa che le
pressioni si possono contrastare. Pero' c'e' una differenza: Report e poca cosa e sta
comunque dentro la Rai che fa pur sempre servizio pubblico, il Corriere risponde solo ai
suoi azionisti. E ci auguriamo che siano cosi' illuminati da non sfondare le spalie di un
professionista come Ferruccio De Bortoli. Perche' il Corriere fa gola e ogni tanto
qualcuno tenta di scalarlo ...
E a proposito di pressioni: il titolo RCSs per esempio le ha subite ma sembra che nessuno
se ne sia accorto. Lo scorso autunno Geronzi dichiara che il primo azionista RCS, non e'
Mediobanca, ma il re della sanita lombarda, Giuseppe Rotelli. E nasce un piccolo giallo,
perche' Geronzi e' uomo riservato che di solito non par1a a caso.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il 29 ottobre scorso, a margine della Giornata Mondiale del Risparmio a Roma, Geronzi
dichiara che Giuseppe Rotelli possiede il 15% delle azioni RCS e invita i giornalisti ad
andare a verificare bene i pacchetti azionari. Se cosi fosse Rotelli avrebbe dovuto
denunciare i nuovi acquisti alla Consob. La notizia, per un giomo, finisce nei titoli di
tutti i giornali.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Abbiamo detto che noi non abbiamo piu acquistato azioni dopo quelle dichiarate. Quindi
sono il secondo azionista.
ALBERTO NERAZZINI
E come mai ha detto questa cosa Geronzi
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Eh
ALBERTO NERAZZINI
Come mai ha detto questa cosa Geronzi
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Deve chiederlo a Geronzi.
ALBERTO NERAZZINI
Lei che idea si e' fatto?
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Non sono curioso.
ALBERTO NERAZZINI
Geronzi ha detto: Rotelli ha il 15%.
DIEGO DELLA VAllE - IMPRENDITORE
Non la so questa cosa, ma e' vera?
ALBERTO NERAZZINI
Geronzi avrebbe detto: fatevi bene i conti, perche Rotelli e' gia' il 15 e quindi e' il
primo azionista. Appunto io le chiedo...
DIEGO DELLA VAllE - IMPRENDITORE
Non l'ho seguita questa cosa dovrebbe chiederla a lui. Ma capita anche di sbagliare, di
fare un errore... Ma faccio anche una domanda a lei, che cosa puo significare questo
(RISPONDE AL
TELEFONO) Chi e'? Va bene, va bene, ok. Scusi, eh
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
Pronto... scusami. Pronto
ALBERTO NERAZZINI
Si, ci sono. Dimmi.
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
Capito quindi era una battuta che voleva.. dare un significato particolare. Era una cosa
di attenzione nei confronti di Rotelli a quel tempo, no questo era il senso della
battuta. Perche' tu me lo chiedi. .. insomma Per quale motivo ti e' venuto in mente dopo
un anno questa battuta... Cioe... qual e' il ragionamento cosi' ci capiamo meglio...
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Il portavoce di Geronzi dice che era solo una battuta, fatta per sottolineare
l'importanza dell'azionista Rotelli. Ma il giorno dopo ci richiama per chiarire
meglio.
ALBERTO NERAZZINI
Ma perche non l'avete smentita dopo tutti quegli articoli
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
Ma non lo so... perche' poi a quel tempo il significato era questo, l'aveva smentita...
dopo Rotelli ... l'ha portata alla Consob, lo abbiamo lasciato... lo abbiamo
lasciato...
ALBERTO NERAZZINI
Per arrivare al 15 avrebbe avuto bisogno ben piu del due, avrebbe dovuto denunciarlo alla
Consob...
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
Certo, certo!
ALBERTO NERAZZINI
Geronzi fa una battuta e RoteII i conferma alia Consob che la sua quota invariata.
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
Esatto, esatto, esatto! E' questa la cosa.
ALBERTO NERAZZINI
E che a volte fare 'ste battute... Uno poi.. No
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
Si certo... Infatti lui diceva che si e' pentito, sai lui non parla mai con i giornalisti
... buongiorno e buonasera...
ALBERTO NERAZZINI
E quando parla dice che Rotelli ha iI 15...
AL TELEFONO LUIGI VIANELLO - PORTAVOCE DI CESARE GERONZI
...Bella giornata... quindi tocca stare attenti!
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Comunque, proprio a fine ottobre si chiudeva un periodo molto buono per il titolo RCS,
che in soli 46 giorni, registrava un rialzo del 50,2%. Un balzo sospetto, sui quale
indaga la Consob.
ALBERTO NERAZZINI
Questa indagine della Consob sui rialzo del titolo
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Magari venisse un bel rialzo! Io non lo vedo. Ma quando ha rialzato? Quando non
c'ero?
ALBERTO NERAZZINI
No, no... Lei c'era.
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Magari guardi! Non vedo l'ora! Solo vorrei leggere in prima pagina: "Enorme rialzo del
titolo RCS"!
ALBERTO NERAZZINI
II 50,2% in 46 giorni non male come rialzo!
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
No, ma non ci posso credere, stapperei dello champagne! Ma credo che cosi. Verifichi
meglio.
ALBERTO NERAZZINI
Se 10 e perso questa rialzo, non se 10 ricorda
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Io sto molto spesso all'estero, ma tutti i giomi guardo comunque come i contadini quello
che ho in cascina. Non mi pare comunque, non mi ricordo. Se e' cosi', e' una bellissima
notizia!
Speriamo che continui.
ALBERTO NERAZZINI
Eh, gliela do con qualche mese di ritardo, perche stiamo parlando di settembre,
ottobre,
novembre.
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Infatti! Dobbiamo verificare, guardi. Mi pare... a naso... mi pare che non e
possibile.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Sara' andato come noi sul sito di Borsa italiana, dove si puo vedere la curva del titolo.
Un rialzo che, secondo la Consob, potrebbe celare operazioni sospette.
DIEGO DELLA VALLE - IMPRENDITORE
Guardi quelle sono aziende oramai... ripeto, insomma... non voglio parlare per altri ...
ma sono in totale trasparenza su ogni fronte. Sono talmente viste e controllate, guardate
a vista, che neanche un pazzo che ne avesse voglia si metterebbe poi a giocare con cose
che scottano cosi'! No?
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
La Consob sta facendo accertamenti chiedendo una serie di informazioni ad alcune Societa
di Gestione del risparmio che fanno operazioni sui titolo RCS. Fra queste c'e PRIMA SGR,
che ha anche rastrellato piccole quote del capitale. Per PRIMA SGR, pero, le richieste
della Consob sono prassi ordinaria.
AL TELEFONO UFFICIO STAMPA PRIMA SGR
I rapporti tra la Consob e Ie SGR, in questa caso Prima, sono coperti da riservatezza e
qUindi...
ALBERTO NERAZZINI
Se voi mi dite che e prassi ordinaria e una cosa, se voi mi dite: "Non e prassi ordinaria
ma c'e' la riservatezza", e un'altra cosa.
AL TELEFONO UFFICIO STAMPA PRIMA SGR
Ma non e' questione! E' prassi ordinaria!
ALBERTO NERAZZINI
Perfetto.
AL TELEFONO UFFICIO STAMPA PRIMA SGR
La Consob fa questa genere di attivita, ed e attivita diversa da un'ispezione.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
E' prassi ordinaria, per la Consob, chiedere nomi dei dipendenti e dei collaboratori
della societa? Chiedere se qualcuno di loro abbia o meno rapporti particolari con il
gruppo RCS e chiedere copia della documentazione dei controlli previsti dal regolamento?
Queste richieste di solito partono quando inizia un lavoro d'indagine.
AL TELEFONO UFFICIO STAMPA PRIMA SGR
Mi e state detto che e prassi ordinaria, lei invece evidentemente ha degli elementi per
dire che non e cosi'. E io... sinceramente non... non so che cosa ... non so che
cos'altro aggiungere.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Ma di chi e' la PRIMA SGR? Il capitale della societa e al 33 per cento del Monte dei
Paschi di Siena, ma l'azionista di riferimento, con iI 67%, Claudio Sposito, ex numero
uno della Fininvest. Le indagini della Consob saranno utili anche per capire se, come gia
successo, qualcuno sta rastrellando di nascosto quote del capitale RCS, usando metodi
poco ortodossi. Anche il patron delle cliniche lombarde Rotelli, quando diede inizio alia
sua scalata a RCS, fu ricoperto da illazioni e sospetti. Si vocifero che, spendendo tutti
quei milioni di euro per comprare azioni del Corriere della Sera, Rotelli stesse agendo
per conto di qualcun altro.
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Io sono un uomo libero.
ALBERTO NERAZZINI
Quindi quelli son soldi suoi e lei vuole arrivare...
GIUSEPPE ROTELLI - PRESIDENTE GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO
Sono soldi miei e ragiono con la mia testa! Quindi alia mia Iiberta di uomo indipendente
tengo
moltissimo.
MILENA GABANELLI IN
STUDIO
Rimane iI sospetto che qualcuno
abbia comprato azioni per conto di qualcun altro. Una societa di gestione del risparmio
sotto indagine Consob ci scrive dicendo che non evero. Si tratta di un normale
accertamento. Qualcuno sta tentando di scalare occultamente iI Corriere? Non sarebbe la
prima volta, controllarlo significa avere fra le mani un'informazione che almeno fino ad
oggi e la piu influente, un'informazione che fara piu fatica a mettersi di traverse
magari proprio sui tuoi progetti. E tornando alla sanita, il 30 Dicembre scorso estata
approvata una legge che consente di cambiare la natura giuridica degli ospedali pubblici,
trasfonnandoli in fondazione. Una proposta avanzata piu volte proprio da Giuseppe
Rotelli.